L’origine storica della Cooperativa è davvero affascinante. Risale al 1930 la promulgazione di uno Statuto ordinato in circa quaranta articoli, nei cui intenti e finalità moltissimi pescatori si riconoscevano, operavano, e guardavano al proprio futuro lavorativo.
A tale Statuto si richiama la sua costituzione, resa legalmente effettiva il 5 luglio del 1942 dal tribunale di Forlì, impostata e voluta da un piccolo gruppo di pescatori. Ed ancor oggi questo è il modello ispiratore della Cooperativa Casa del Pescatore per alcune delle sue attività - ad onor del vero, infatti, la Società Cooperativa a Responsabilità Limitata allora costituita era chiamata Cooperativa fra lavoratori della piccola pesca Filippo Corridon.
La Cooperativa era stata sottoscritta presso il Tribunale di Forlì ed a tale Tribunale doveva costantemente riferirsi il Presidente - e così i suoi successori - per ogni eventuale modifica volesse sollevare ed introdurre nel tempo. Egli, peraltro, incarnava e portava all´attenzione di tutti, da un lato i bisogni, e dall´altro l´importanza dei pescatori per la società.
Interessante rilevare l´attualità di alcuni passi dell´ Atto notarile del ´42, là dove si evince che tutti i pescatori, versata la quota annua di Cento Lire, potevano, insieme:
“provvedere all’acquisto collettivo e all’approvvigionamento di tutti i materiali di consumo necessari alla pesca ed alla navigazione nell’interesse dei soci”
Ed anche:
"provvedere, qualora non siano curati dai singoli soci, al collocamento collettivo del prodotto mediante contratti da stipularsi con azienda industriale e commerciale o con organi cooperativi, e alla vendita di esso sia nei mercati all’ingrosso, sia al dettaglio, gestire entro i limiti consentiti dalla legge i servizi dei mercati all’ingrosso del pesce e tutti gli altri scopi emergenti”.