Assetto societario ed in parte anche gli scopi della Cooperativa Casa del Pescatore sono gli stessi prefissati nel 1930 da uno Statuto Speciale, alla luce dei vantaggi conseguiti nel tempo grazie all’azione congiunta dei primi pescatori che vi aderirono, pensando con lungimiranza all’intera comunità.
Nel 1942 avviene il primo riconoscimento giuridico della Cooperativa – che solo nel 1945 prenderà l´attuale nome – e del suo Statuto. Essa era rappresentata da un gruppo di tredici pescatori votanti al cui vertice si trovava, come pure si trova oggi, un Consiglio di Amministrazione, composto da tre membri, e due Consiglieri facenti capo ad un Presidente Onorario, che al Tribunale di Forlì doveva costantemente riferirsi – per ogni eventuale modifica volesse sollevare. [approfondimento]
Naturalmente in età recente lo scopo della Cooperativa si è arricchito e notevolmente articolato, ciò per far fronte alla concorrenza sul piano internazionale e globale, oltre che nazionale, di tipo commerciale e anche produttivo.
La Cooperativa risponde alle necessità ed alle problematiche dei pescatori e delle aziende aderenti grazie alla rete sociale e di contatti in cui essa stessa si trova. Non da ultima la sua affiliazione a Lega Pesca stimola la Cooperativa ad ottenere sempre nuovi risultati, condividendo con essa principi e finalità. Una condivisione dimostrata attivamente, peraltro, attraverso l’impegno dei pescatori all’aggiornamento professionale, alla qualificazione ed alla partecipazione ad attività promozionali.
Benché si sia registrata una diminuzione dell’attività ittica a livello regionale pari al 6%, nella pesca a Strascico e nella Mitilicoltura Cesenatico rappresenta uno dei maggiori poli produttivi italiani. Nella mitilicoltura il dispiego sempre maggiore di forze, e cioè di imbarcazioni, di anno in anno, va di pari passo con i guadagni, che sono sempre superiori rispetto a quelli ricavati dal comparto di piccola pesca nel suo complesso (Rapporto sull’Economia Ittica in Emilia- Romagna, 2010).